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Luigi Piovano si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e musica da camera anche al Conservatorio Europeo di Parigi.
Per diversi anni ha fatto parte del Quartetto Michelangelo ed è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Dal 2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport (USA).
Ha tenuto concerti di musica da camera con artisti del calibro di Wolfgang Sawallisch, Myung-Whun Chung, Alexander Lonquich, Dmitry Sitkovetsky, Leonidas Kavakos, Veronika Eberle, Katia e Marielle Labeque, Nikolay Lugansky, Malcolm Bilson. Dal 2005 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano e dal 2009 al 2019 ha fatto parte del trio “Latitude 41”.
Ha suonato come solista con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal – sotto la direzione di Chung, Menuhin, Nagano, Pappano, Pletnev. Nel 2018 ha riscosso un enorme successo in Giappone eseguendo il Concerto di Isang Yun con la Japan Philharmonic alla Suntory Hall, il Concerto di Dvořák con la Kyoto Symphony diretta da Gianluigi Gelmetti e quello di Saint-Saëns con la Hyogo PAC Orchestra.
Fra i suoi prossimi impegni come solista, concerti in duo con Antonio Pappano ad Essen e a Firenze e le Variazioni Rococo di Čaikovskij a Roma con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.
Da oltre vent’anni è primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Fra i suoi dischi più recenti, le Sei Suites di Bach e l’integrale per violoncello di Saint-Saëns e, con Latitude 41, un CD di musiche di Schubert e i due Trii di Saint-Saëns, tutti per Eloquentia. Nel 2012 la Nimbus ha pubblicato le Variazioni Goldberg registrate in trio con Dmitry Sitkovetsky e Yuri Zhislin.
A settembre 2020 Arcana ha pubblicato il primo CD in duo con Antonio Pappano: le due Sonate di Brahms e le Romanze op. 72 di Martucci.
Luigi Piovano suona un violoncello Francesco Ruggeri “detto il Per” (Cremona, 1692) gentilmente messo a disposizione da Francesco Micheli.
Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione. Dal 2012 è direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto e dal 2013 collabora stabilmente con gli Archi di Santa Cecilia, con i quali ha registrato già 6 CD.
Fra gli impegni imminenti come direttore, Tosca al Teatro Bellini di Catania nel 2021, e il debutto sul podio dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo nel 2022.
Tralasciando, ovviamente, i programmi con orchestra sinfonica, nei quali ha un repertorio molto vasto, e rinviando alla pagina del duo Piovano-Pappano per i programmi in duo violoncello e pianoforte, anche per il 2021 Luigi Piovano ha in programma le 6 Suites di Bach, suo antico cavallo di battaglia.
Sia per l’integrale in due concerti (vale la pena ricordare che Piovano esegue la Sesta Suite con il violoncello piccolo a cinque corde, così come prescritto da Bach), sia per un unico concerto antologico con 2 o 3 Suites.
In entrambi i casi le Suites possono anche essere inframmezzate da pagine di musica d’oggi, come ad esempio lo splendido La voce di Louis Andriessen su una poesia di Cesare Pavese tratta da Lavorare stanca.
Violoncellisti